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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Point Blank, John Boorman, 1967

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  Una cella. Una prigione. Come ci sono finito? Immagini, ricordi, voci del passato, frammenti temporali che spingono nella mente, uno dopo l’altro, mosaici narrativi da comporre. E’ tutto vero o è un sogno? Alcatraz. Scivolando sull’acqua. Le fughe (im)possibili. Le sfumature del mare. I discorsi. L’eco dei passi, nei corridoi della memoria. I colpi di una pistola ad uccidere i fantasmi della gelosia. Il primo incontro. La pioggia. Lei che si scioglie i capelli. L’alfabeto della seduzione. Unirsi. Da uno a due. Poi tre. Parentesi di felicità. Perfezione numerica. I sentimenti, le emozioni. Da tre a due. Le ferite, il dolore. Imperfezione umana. Colano i colori sul pavimento. Intuizioni lisergiche. La stanza vuota, seduto in un angolo. Violenze meccaniche, l’auto come strumento di un interrogatorio, collisioni tra ferro e cemento, carne ed interni, lividi e confessioni. Grida canore, urla di paura, musica ad alto volume a coprire il rumore dei calci, dei pugni, delle botte.

The Velvet Underground and Nico, Andy Warhol, 1966

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  Flusso sonoro ipnotico e rituale, fra degenerazioni noise e sadomasochismo musicale, con i Velvet Underground che improvvisano sui loro strumenti e Nico (insieme al figlioletto Ari) al tamburello, Nico, eterea presenza femminea, algida bellezza lunare, mistress lisergica da adorare e musa ispiratrice del gruppo al pari delle sostanze che avranno circolato prima, durante e dopo questa performance artistica. E la stessa regia(?) di Warhol segue gli istinti della visione, si manifesta attraverso gli effetti ottici dati dalla manipolazione della macchina da presa, veloci zoom (come nel climax di una scopata o di un atto di violenza), fuoco/fuori fuoco, tremolii dell’immagine, quasi effetti fisici di un trip acido, come se alla stessa mdp fosse stata somministrata una qualche droga allucinogena o forse era lo stesso Andy ad averla assunta mentre si sbizzarriva nel suo personale film mentale, perché poi di questo si tratta, della percezione di Warhol di quanto sta accadendo davanti a lui,