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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Oppenheimer, Christopher Nolan, 2023

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  Un racconto complesso, i cui fili si annodano e dipanano in diversi piani temporali e spaziali, seguendo la ormai tipica struttura narrativa a incastro dei film di Nolan. Frammenti di storie, confessioni, supposizioni, menzogne, possibili verità, in un mosaico che attraversa le vite di uomini che hanno segnato uno dei punti di svolta del secolo passato: l’invenzione della bomba atomica. Rivoluzioni scientifiche, artistiche e politiche in atto, in un momento il cui il mondo stava per cambiare, per conoscere nuovi scenari, per apprendere la potenza dell’atomo, della sua fusione e della sua fissione. Prometeica parabola, visionaria percezione della realtà, incalzante sfida contro la materia, quella di cui siamo fatti, il potere sprigionato in un singolo attimo di divina supremazia, l’estasi visiva della prima esplosione, un’estetica fungiforme di morte, little boy , fat man , uranio, plutonio, progetto Manhattan, Trinity, dopo quella rivelazione nulla sarebbe più stato come prima. Fino

Il sol dell'avvenire, Nanni Moretti, 2023

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Quando Nanni si stringe il cappio intorno al collo ti viene da chiederti se non sia quello il vero messaggio del film, farla finita una volte per tutte, perché intanto il mondo intorno è cambiato e dei sogni (d’oro) e delle utopie della gioventù poco è rimasto. Nanni comunque resiste, coerente con sé stesso e le sue idee. E allora Il sol dell’avvenire (enormi lettere rosse dipinte sui muraglioni del Lungotevere) inizia ad apparire come un viaggio a ritroso, alla ricerca del tempo perduto, fra tutti quegli elementi che hanno fatto parte del mondo cinematografico di Moretti. Il nuoto, i calci al pallone, il feticismo delle scarpe, i giri per i quartieri di Roma, la caparbietà critica, la nevrosi esistenziale, la militanza politica, con quel parlare lento, scandendo tutte le parole, perché i loro significati non si smarriscano.   I luoghi classici del suo cinema ci sono tutti e non ci piace vederli come ripetizione o pedanteria ma come un’eco della sua poetica, che si espande ancora una