The Velvet Underground and Nico, Andy Warhol, 1966
Flusso sonoro ipnotico e rituale, fra degenerazioni noise e sadomasochismo musicale, con i Velvet Underground che improvvisano sui loro strumenti e Nico (insieme al figlioletto Ari) al tamburello, Nico, eterea presenza femminea, algida bellezza lunare, mistress lisergica da adorare e musa ispiratrice del gruppo al pari delle sostanze che avranno circolato prima, durante e dopo questa performance artistica. E la stessa regia(?) di Warhol segue gli istinti della visione, si manifesta attraverso gli effetti ottici dati dalla manipolazione della macchina da presa, veloci zoom (come nel climax di una scopata o di un atto di violenza), fuoco/fuori fuoco, tremolii dell’immagine, quasi effetti fisici di un trip acido, come se alla stessa mdp fosse stata somministrata una qualche droga allucinogena o forse era lo stesso Andy ad averla assunta mentre si sbizzarriva nel suo personale film mentale, perché poi di questo si tratta, della percezione di Warhol di quanto sta accadendo davanti a lui,