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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

Ripley, Steven Zaillian, 2024

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  La luce, sempre la luce. Come nei quadri di Caravaggio, di cui ricorrono i capolavori, a Napoli e a Roma, all’interno della trama, non solo come fonti di ispirazione estetica ma anche di carattere narrativo e simbolico, la violenza dell’uomo, le sue azioni, la sua conflittuale natura.  La luce e la fotografia. Stupenda, raffinata, magnetica, ad opera di Robert Elswit. La ricercatezza formale di ogni singola inquadratura di Ripley è sorprendente. Il bianco e nero realizzato anche. Le geometrie delle composizioni, la cura dei dettagli, i contrasti, le ombre, i richiami del cinema noir degli anni quaranta.  Steven Zaillian trasforma il romanzo originale di Patricia Goldsmith in una lezione sull’arte cinematografica e pittorica, coniugando le possibilità della macchina da presa a quelle di uno stile impeccabile, capace, tra le altre cose, di darci singolari squarci di alcune famose città italiane, oltre a Napoli e Roma anche Venezia e Palermo, che forse stavano solo aspe...