Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2024

Carlito's way, Brian De Palma, 1993

Immagine
  La magia di Carlito’s Way, perché questo è un film magico, è il sapere che lui morirà, saperlo fin dall’inizio, saperlo ad ogni visione ed arrivare a quel momento in cui si rivede con Gale alla stazione, davanti al treno e sperare con tutto il nostro cuore che ce la faccia, che il suo sogno diventi realtà. E’ un momento di puro romanticismo, ancora più meraviglioso perché non si realizzerà mai, se non in un ultimo e psichedelico tramonto dove Gail balla su una spiaggia, sulle note di You are so beautiful, di Joe Cocker. Carlito torna nel suo quartiere dopo qualche anno di prigione, alcune cose sono cambiate, la strada però è sempre la stessa, con le sue regole e i suoi codici. Uscito dal carcere grazie all’aiuto del suo avvocato, Dave Kleinfeld, cocainomane e senza nessuno scrupolo, con le fattezze di uno Sean Penn luciferino, schizzato e devastante nella sua assenza di moralità, sempre in bilico fra l’apparenza del suo mestiere e gli istinti della sua natura, Dave Kleinfeld, da amic

Vinyl, Andy Warhol, 1965

Immagine
Cinema performativo e teorico, in cui il profilmico si traveste da messinscena (?) orgiastica dove si sovrappongono il tempo diegetico e quello filmico e gli attori (?) sono in un stato di alterazione progressiva (spinelli, popper, pasticche) e si esibiscono nella rievocazione drammaturgia di Orange Clockwork di Anthony Burgess, la cui trama viene condensata al massimo e semplificata nella scelta di mostrare la cura Ludovico come fosse una sessione sadomasochistica, con tanto di catene, cera calda e maschere bdsm. Spettatrice impassibile, fra una sigaretta, uno spino e un drink, l’eterea e armoniosa Edie Sedgwick, la cui sola presenza porta luce nell’oscurità trasgressiva e deviata della Factory Warholiana.  Gerard Malanga, nella parte di Victor (che dovrebbe essere Alex), si muove, fuma, solleva pesi, si indemonia in una dionisiaca danza rock sulle note dei The Kinks, di Martha and the Vandellas e dei Rolling Stones, spirito indomito e selvaggio, per finire incatenato e legato ad un