Carlito's way, Brian De Palma, 1993
La magia di Carlito’s Way, perché questo è un film magico, è il sapere che lui morirà, saperlo fin dall’inizio, saperlo ad ogni visione ed arrivare a quel momento in cui si rivede con Gale alla stazione, davanti al treno e sperare con tutto il nostro cuore che ce la faccia, che il suo sogno diventi realtà. E’ un momento di puro romanticismo, ancora più meraviglioso perché non si realizzerà mai, se non in un ultimo e psichedelico tramonto dove Gail balla su una spiaggia, sulle note di You are so beautiful, di Joe Cocker. Carlito torna nel suo quartiere dopo qualche anno di prigione, alcune cose sono cambiate, la strada però è sempre la stessa, con le sue regole e i suoi codici. Uscito dal carcere grazie all’aiuto del suo avvocato, Dave Kleinfeld, cocainomane e senza nessuno scrupolo, con le fattezze di uno Sean Penn luciferino, schizzato e devastante nella sua assenza di moralità, sempre in bilico fra l’apparenza del suo mestiere e gli istinti della sua natura, Dave Kleinfeld, da amic