Logan, James Mangold, 2017
You should take a moment and feel it – dice Xavier a Logan, sdraiato su un letto, in un momento d’imprevedibile quiete, cosa significhi essere parte di una famiglia, cosa significhi essere protetti e amati. La leggenda ha ormai abbandonato questi due personaggi della Marvel e James Mangold li libera dai loro costumi per renderli finalmente umani, due vite alla deriva, Xavier invecchiato e alle prese con una forma di demenza incurabile e Logan, alcolizzato e disilluso, al volante di una limousine per le futili strade di città piene di nulla. Il regista ci porta all’interno di queste esistenze borderline , di questi dropouts come ce ne sono a migliaia nelle crepe di un American Dream in frantumi, attraversiamo con loro i deserti dell’anima, squarciati da artigli di rabbia ancora micidiali, dove le ferite del passato rimangono aperte e sanguinano lente ricordi e fallimenti. Le multinazionali della guerra sperimentano progetti omicidi su nuove generazioni di cavie, in laboratori cla
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