Oz the Great and Powerful, Sam Raimi, 2013
Scriveva Huxley in “Paradiso e Inferno”: Luce e colore preternaturale sono comuni a tutte le esperienze visionarie. E con la luce e il colore si ha, in ogni caso, il riconoscimento di un significato più alto. Gli oggetti luminosi di luce propria che vediamo agli antipodi della mente posseggono un significato, e questo significato è, in certo qual modo, inteso come colore. Il significato qui è identico all’essere; poiché, agli antipodi della mente, gli oggetti non rappresentano se stessi. E ancora: L’esperienza tipica della mescalina o dell’acido lisergico comincia con percezioni di forme colorate, mobili, geometricamente vive. Ben presto la geometria pura diventa concreta e il visionario non percepisce modelli, ma cose modellate, come tappeti, sculture, mosaici. Questi danno luogo a vaste e complicate costruzioni, in mezzo a paesaggi che cambiano di continuo passando dalla sontuosità a una sontuosità più intensamente colorata, dalla grandezza a una più profonda grandezza. Figure