Una storia moderna - L'ape regina, Marco Ferreri, 1963
Su vieni Alfonsino, vieni se vuoi - dice Regina (Marina Vlady) a suo marito (Ugo Tognazzi), sdraiata sul letto, Fererri incornicia il volto dell’attrice in uno splendido primo piano e il senso di queste parole è puramente sessuale, il povero Alfonso saranno settimane che non scopa e chissà quando avrà avuto il suo ultimo orgasmo. Una volta rimasta incinta, Regina, perde molta della sua carica erotica, nega il suo corpo al coniuge e si concentra sulla sua gravidanza. Poi quando il figlio nascerà il padre sarà bello che morto. La visione della coppia, del matrimonio e soprattutto della natura femminile, da parte di Ferreri, è di una atroce e spaventosa lucidità. L’orrore della vita familiare, di quella insegnata e auspicata dal cattolicesimo e dalla chiesa è agghiacciante, quella gabbia soffocante di sentimenti e desideri repressi, inconciliabili fra uomo e donna, perché gli uni e gli altri sono universi talmente distanti che solo un perverso e crudele inganno (la procreazione) gli ha