The Abonimable Dr. Phibes, Robert Fuest, 1971

 



Messinscena barocca per cuori romantici, nel compiersi di una vendetta biblica contro i possibili fautori di una prematura morte. Affinché l’amore si ricomponga nelle tenebre e ciò che era stato diviso possa riconciliarsi nell’eternità. Il Dr. Anton Phibes, interpretato dall’istrionico Vincent Price, mette in pratica con estrema lucidità, fantasia ed efficienza il suo piano di uccisioni, rifacendosi alle dieci piaghe scagliate da Dio in Egitto. La trama, quindi, si costruisce sull’accumulo di questi ingegnosi assassinii, alternandoli alle indagini della polizia e ad alcuni stravaganti momenti musicali, in cui Phibes si esibisce all’organo, in una stanza alquanto psichedelica, accompagnato da una banda di suonatori meccanici e dalla presenza dell’amabile Vulnavia, sua taciturna assistente.

Le bizzarre atmosfere conferiscono un tocco di genuina perversità al gioco al massacro a cui assistiamo, fra ambienti in stile decò e liberty, sotto l’influsso di canzoni che rielaborano standard jazz e aumentano così lo straniamento percettivo della pellicola, diretta da Robert Fuest, che dosa umorismo nero british e succulento sadismo da grand guignol. Si rimane come ipnotizzati dalle immagini, dalla loro datata originalità, a volte intorpiditi dalla lentezza del ritmo, a cui non siamo più abituati (e che forse ha contribuito alla prematura dipartita di Keith Moon che, a quanto pare, stava guardando proprio questo film prima di morire per una overdose di sedativi), affascinati dalla figura e dall’interpretazione di Vincent Price, quasi principalmente basata sulla mimica facciale e la postura fisica, assorti nella aleatoria sensazione di essere parte di una fuga onirica, di un elaborato e allucinatorio meccanismo a orologeria, che una volta caricato, attende solo di perdere la sua spinta, in una macabra danza di amore, morte e ironia. Con un seguito dello stesso regista (Dr. Phibes Rises Again) e una shakespeariana rilettura da parte di Douglas Hickocx (Theatre of Blood) con Price sempre nelle vesti e nei costumi di un eccentrico omicida, questa volta un attempato attore che vuole punire quei critici che lo hanno osato stroncare nelle loro recensioni.


Commenti

Post popolari in questo blog

Lost Highway, David Lynch, 1997

William S. Burroughs: A Man Within, Yony Leyser, 2010

The Wolf of Wall Street, Martin Scorsese, 2013