Fight Club, David Fincher, 1999
Fight Club è un film molto complesso e ambiguo e si basa sul sorprendente libro di Chuck Palanhiuk. Lo scrittore si inventa un nuovo modo di scrivere, fatto di ripetizioni, di tagli, di nomi esoterici legati alla medicina, di nozioni utili se si vogliono fabbricare esplosivi. Chuck ha un talento letterario unico. Scava dentro la nostra società (consumistica) e si insinua in quei luoghi bui e molte volte nascosti, quegli antri oscuri in cui si ripiegano le incongruenze del mondo in cui viviamo. Chuck ci fa entrare in questi luoghi: gli incontri tra malati terminali, il lavoro delle compagnie automobilistiche durante gli incidenti, la costruzione di bombe. Il protagonista del libro si ritrova invischiato in una vita che non sente più propria. Schiavo del lavoro, degli oggetti, delle cose che ha intorno e di cui non ha bisogno. "Le cose che possiedi alla fine ti possiedono" dice Tyler Durden. Ed è vero. Quella del protagonista è una rivoluzione. Di tipo anarchico e masochista